A
RUDOLF STEINER E MASSIMO SCALIGERO
MAESTRI SOLARI
FUOCO ETERICO
DESERTO ESTREMO
INFINE ACCOLSE L’UOMO E LO RESE LIBERO DAL BENE.
IL PENSIERO SORSE
CHIARO E DEFINITO E NETTO MA ARIDO E
PROSAICO.
TACQUE OGNI DIVINA
VOCE QUALE ECO DEL SUSSURRIO DI DEI.
SI SPENSE OGNI PERCEZIONE DELLA SUPREMA VIRTU’
CHE TUTTO RISANA E LAVA.
TENEBRE FITTE
ACCOLSERO IL SILENZIO IN CUI SOLO I CONCETTI LAMPEGGIANO.
NEL DESERTO MUTO E
OSTILE RIMASERO SOLO I PENSIERI A SOSTENERE L’UOMO.
ED I PENSIERI
SEPPERO SOLO MISURARE LA
MINERALITA ’ DEL GELO.
PRECISI E NETTI E
NITIDI SEPPERO INDAGARE IL PESO DELLA MORTE.
SEZIONANDO
CADAVERI E DOLORE NACQUE LA SCIENZA DAL
DEMONIO.
POTEVA NON ESSERE
COSI’. POTEVA LA BELTA ’
ESSERE MANTENUTA E AMATA.
POTEVA IL PENSIERO
MINERALE MANTENERE IL RICORDO DEGLI DEI.
L’ESTREMA
SOLITUDINE IDEANTE AVREBBE DOVUTO MANTENERSI ALATA.
AVREBBE POTUTO
SALVARE IL RICORDO IGNEO DEI CIELI E DELLE VETTE SACRE.
IL RICORDO DELLA
VITA AVREBBE RISANATO LA PRESENZA DELLA
MORTE.
AVREBBE LAVATO IL
FETORE DELLA PIETRA INFERNALE NEI CERVELLI ACUTI.
FURONO I TEOLOGI A PERPETRARE IL DANNO
MENTRE
RAGGELATI INVEIVANO CONTRO IL DIO SOLARE.
FURONO I SEDIMENTI
CADAVERICI DELLA CIVILTA’ SEMITA
CHE -ODIANDO FOLLEMENTE- SEPPELLIRONO LA VISIONE DEI NUMI ETERICI.
IL DIO SOLARE
ANNUNCIATO NEI MISTERI E NEI MISTERI AMATO
FU RAGGELATO
E COPERTO DA MASSE STERMINATE DI
ABRAMITICI SERMONI.
UN MONDO NUOVO
DOVEVA SORGERE
UN MONDO IN CUI LA MANTENUTA VEGGENZA
AVREBBE PERCORSO LE VIE DEL SOLE.
UN MONDO IN CUI
L’INTELLETTO CELESTE SAREBBE STATO COLTIVATO
E MANTENUTO E
AMATO E CONSIDERATO IL SOMMO BENE DI CUI FRUIRE.
E INVECE
PREVALSERO I CEREBRALIZZATI NELL’ISTERIA TEOLOGICA.
PREVALSE IL FURORE
DELLE PLEBI RESE ISTERICHE DA UNA FALSA BONTA’.
IL SACRIFICIO
SOLARE AVVENNE E IMMISE IL SUPREMO
VALORE
NEGLI UOMINI,NEL
CUORE E NELLE ANIME,NEL MONDO E FRA LE STELLE.
AVVENNE E ILLUMINO’ IL PARALLELO TELLURIZZARSI DELLE RAZIONALITA’.
AVVENNE E
RISCHIARO’ -SOLVENDO- L’ESTREMA ROCCIA D’ODIO NEI PENSIERI.
AVVENNE ED APRI’
AI CUORI LE VIE DEL SACRO AMORE.
MENTRE CONCESSE LA POSSIBILITA ’ DI RITORNARE DEI NEL MISTERO DEL PURO ORO.
MA LE LITANIE DEI
FOLLI COPRIRONO OGNI NUOVO ALTARE.
NEMICI DELLA
DIVINA BELTA’ SPORCARONO GLI ANELITI E L’ALI DELLA GLORIA.
SOLFURE E FANGOSE TONACHE PARLANDO DAGLI ABISSI ABBASSARONO
TUTTI I CIELI.
L’ISTERIA DEL
PRURIGINOSO RECITARE UNA DIVINITA’ MAI CONQUISTATA : DILAGO’.
AGOSTINO E
AMROGIO,COSTANTINO E TEODOSIO ERESSERO LE MILLENARIE TENEBRE.
TUTTA LA BELTA ’ VENNE CANCELLATA
E ODIATA GIACQUE LA SUA VESTE DI
MARMI ECCELSI.
MUTILATE LE FORME
SCOLPITE DALLA VEGGEZZA NEI TRONI DI ALABASTRO E ORO.
LE ANIME DEI MOLTI
EBBERO L’AMORE ATTINTO INTERIORMENTE NEI CIELI INTERIORI.
MA LA GELIDA MORTE INTELLETTIVA DEI
POCHI ADDOTTORATI EBBE IL DOMINIO.
DA ABISSI
STERMINATI DI FOLLIA UNA VANITOSA PERFIDIA RAZIONALE
EBBE IL DOMINIO
POLITICO DEI REGNI E L’APPARENZA DI UNA SANTITA’ MAI REALIZZATA.
INFINE LE ANIME
PERSERO IL DIVINO CUI I CIELI INTERIORI CONDUCEVANO.
POTENZIATA LA
VITA DEI PENSIERI SPENSE OGNI ECO SOVRUMANA
NEL SENTIRE ANIMICO.
NACQUE IL MODERNO
UOMO OCCIDENTALE CHE IMMERSO NEI PENSIERI VAGA INARIDITO.
SPENTO IL LUCRORE
MISTICO DELLE ANIME ANTICHE : SOLO IL DESERTO ACCOLSE L’IDEARE.
IL VELENO
ACCUMULATO DAI POCHI RAZIOCINANTI MEDIEVALI :
RIVERSO’ TUTTO IL
PUTRIDUME CHE AVEVA ATTINTO NEI SECOLI
DI GELO.
SORSE IL MODERNO
PENSARE NITIDO E PRECISO MA AVVOLTO
DAGLI INCUBI DEI TETRI.
RIVIDE LA BELLEZZA MA NON EBBE IL POTERE DI CONCEPIRNE LA VEGGENZA.
LE VIE DEL
SOVRAMONDO NON DOVEVANO ESSERE PRECLUSE
MENTRE SI
INTERIORIZZAVA LA
POTENZA DEL PERCORRERLE.
IL PENSIERO
MODERNO SI SAREBBE SVEGLIATO NEL RICORDO DELLA BELTA’ PERDUTA SE LA VEGGENZA GRECO-ROMANA
FOSSE SOPRAVVISSUTA ALL’ODIO DEGLI ISTERICI.
LE RIMPIANTE MUSE
FURONO AMATE MA NON PIU’ CONSIDERATE REALI NEL DIVINO.
RINASCIMENTO E
ILLUMINISMO E SCIENTISMO OTTOCENTESCO
NACQUERO MORTI.
DALLA MORTE DELLE
ANIME MISTICHE RISORSE IL PENSARE NETTO E PRECISO
MA AVVOLTO NELLA CERTEZZA
OSCURA CHE IL VIVENTE FOSSE SOLO LA
MATERIA.
IMPOSSIBILE
CONCEPIRE COME REALE E SERIA LA VEGGENZA
DEGLI ANTICHI.
IMPOSSIBILE
SUPPORE IL DIVINO REALE TANTO QUANTO LA MATERIA FISICA.
PERTANTO LA VIVENTE BELTA ’ DIVENNE PICCOLA
SOGGETTIVA FUTILITA’ INCONSISTENTE.
SI IMPOSE LA POTENZA CHE -CIECA E OTTUSA- COMUNQUE
MECCANICAMENTE SI MUOVE.
LE MACCHINE SI
MOSSERO NEL GELO E NEL LIVORE CHE ODIA OGNI VIVENTE AMORE.
NULLA NEL PENSARE
UMANO ARGINO’ L’ODIO MINERALE DELLA SCIENTIFICA VACUITA’.
MA NELL’ESTREMO
DESERTO IN CUI OGNI VITA MORALE E’ SPENTA DAL POTERE DEI MOTORI
TUTTE LE DIVINE
MUSE SONO FLUITE NEL PENSARE CHE SI
MUOVE QUANDO L’UOMO PENSA.
QUEL DIVINO
MUOVERSI DELL’IDEA IN UOMO E’ UNA PERENNE FOLGORE VIVENTE
CHE SE CONTEMPLATA
LIBERA LE MUSE DEL SOLARE AMORE CHE SORREGGE IL MONDO.
REALE E OGGETTIVO
POTERE MORALE -INTERNO AL PENSARE- CHE
E’ UNA FORZA CONCRETA E SOMMA.
PIU’ REALE DEL
MONDO FISICO SU CUI –MUTILANDOSI- DEVOTAMENTE INVESTIGA.
IL FUOCO DEI
PENSIERI ATTENDE IL PROMETEO LEGITTIMO CHE ORA VIVE NELL’IO
SACRO ACUME CHE
INVESTIGHI LA SOVRUMANITA ’
DEL PROPRIO POTERE DEL PENSARE.
IL DIO SOLARE E’
DISCESO NELL’IO E ATTENDE DI REALIZZARSI NEL SUO MEDITARE UMANO.
FONTE OGGETTIVA
NON DI OPINIONI MA DI REALI POTENZE MORALI E
SOVRUMANE.
ALBA DEL NUOVO ORO
NEI SACRI MISTERI PALESI DELL’IO CHE PENSA NEL SOLARE.
FUOCO ETERICO.
HELIOS
FK AZIONE SOLARE
Nota :
RUDOLF STEINER : “LE
NECESSITA’ DELLA CONOSCENZA PER IL PRESENTE E PER L’AVVENIRE” (Editrice
Antrpoposofica-milano- 2003)
Pag 105/106 : “Con
l’aiuto della Gnosi,con l’aiuto della preparazione per mezzo dei tesori di
Saggezza che erano stati trasmessi dall’antico Paganesimo,sarebbe stato
possibile avvicinarsi a quel che era
stato il mistero del Golgota. Però non lo si fece.
In effetti si dichiarò eresia tutto
ciò che avrebbe potuto portare alla comprensione [veggente]
del mistero del Golgota; si cercò più o meno di mettere in formule
triviali ciò che mai si può
esprime re in tali formule,ciò che si
poteva afferrare soltanto con i più alti
contenuti della saggezza.”
HELIOS FK AZIONE SOLARE
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